giovedì 12 aprile 2012

UNA QUESTIONE MOLTO CONTROVERSA....( IN MEMORIA DI UNA BIMBA NAPOLETANA ....MORTA PER POLIOMELITE  MOLTI ANNI FA:
 http://autismovaccini.org/2012/05/05/gavi-alliance-ondata-di-polio-paralitica-in-tutta-lindia-e-non-solo/







RICOMINCEREMO IL MONDO   
( canzone per bambini)



pubblicata da Riccardo Solari
13 giugno 2011
RE DO RE MI
Mi affaccio alla finestra ma non vedo più il prato
re do re mi
mi chiedo cosa è stato se il mio prato cambiò
re do re mi
Saranno gli occhi tristi o i giardinieri del mondo

re mi la re
che usarono la falce quando il fiore sbocciò
re do re mi
camino per le strade e dietro i volti ingialliti
ci son solo i vestiti che nessuno indossò
sono le scarpe vuote che camminano il mondo
ma a spasso contro il mondo voglio dire di no

re sol la re
Ricominceremo il mondo trallalero e trallalà
per mano con l'uomo nero
trallaleroe trallala
diremo non era vero tralla lero e trallala
abracciandoci al mondo intero trallalero e lallala

re do re mi
mi affaccio alla finestra e ho rivisto il mio prato
nessuno c'era stato ma il mio prato cambio
le rose e i fiordalisi sono tornate a cercare
le mani e nuovi visi per non farsi ammazzare
e noi coi i piedi in terra ma alla nostra maniera
vestiti come pioggia che rinfresca la sera
cadiamo sull'asfalto poi sarà primavera

re sol la re
Ricominceremo il mondo trallalero e trallalà
per mano con l'uomo nero
trallaleroe trallala
diremo non era vero tralla lero e trallala
abracciandoci al mondo intero trallalero e lallala.

venerdì 30 marzo 2012

DISLESSIA, L'IMPORTANZA DELLO STAMPATELLO NELLA DIDATTICA SPECIALE


VENERDÌ 30 MARZO 2012

DISLESSIA, L'IMPORTANZA DELLO STAMPATELLO NELLA DIDATTICA SPECIALE
Ecco a voi un piccolo consiglio molto utile (direi anche fondamentale) per una didattica speciale e o per i dislessici... è un articolo proposto dal sito: www.pianetadislessia.com

Una buona didattica prevede: PRIMA l'insegnamento dello stampatello maiuscolo POI di quello minuscolo, per creare meno confusioni possibili. Nello stampatello maiuscolo, infatti, la B, D, P, Q sono meno confondili, come non accade in quello minuscolo: b,d,p,q, per l'effetto della costanza di forma.
Sento spesso dire che viene chiesto a molti bambini con dislessia e disgrafia di scrivere solo in stampatello maiuscolo, trascurando il corsivo... ciò comporterà maggiori difficoltà ad imparare i gesti fluidi del corsivo e anche una maggiore lentezza nello scrivere.In realtà basterebbe proporre i vari stili gradualmente. Inoltre, lo stampato maiuscolo dovrebbe interessare più gli insegnati dei bambini: ad esempio, i testi di ogni verifica scritta dovrebbero essere scritti in stampatello maiuscolo, proprio per evitare una lettura caotica aggravata dalla confusione di lettere simili; i testi dovranno essere anche letti ad alta voce dall'insegnante. In questo modo i bambini con DSA potrebbero non perdere minuti preziosi per lo svolgimento del compito in classe.



13:55 10 APR 2012

(AGI) - Roma, 10 apr. - Il Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la Vita, che riunisce figure di elevato prestigio dell'Igiene e della Sanita' Pubblica, della Medicina Generale, della Pediatria territoriale-ospedaliera ed universitaria facenti capo a Societa' Scientifiche ed Associazioni Mediche - Societa' Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanita' Pubblica (SItI); Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG); Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP); Societa' Italiana di Pediatria (SIP), esprime "forte sconcerto per la recente sentenza del Tribunale di Rimini che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR), alla Sindrome di Kanner, meglio nota come Autismo".

La rivista medica Lancet, spiega una nota delle Federazioni, ha infatti ufficialmente ritirato lo studio sui possibili collegamenti tra autismo e vaccino trivalente MPR. L'articolo, pubblicato nel 1998 e scritto dal medico britannico Andrew Wakefield, e' stato causa di una lunga disputa scientifica durata quasi 12 anni.


Wakefield sosteneva che il vaccino fosse causa di infezioni intestinali, a loro volta legate alla sindrome di Kanner.

Le sue affermazioni furono screditate dal mondo scientifico, e sono state alla base di uno dei piu' rilevanti contenziosi nella storia della medicina. Purtroppo, prosegue la nota, le false tesi proposte portarono ad una forte diminuzione del numero di vaccinazioni negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in altre parti dell'Europa, con la conseguenza, in molti casi nefasta, di un repentino aumento dei casi di morbillo e delle sue complicanze, inclusi numerosi casi di encefalite e di morte.

Una commissione disciplinare del Comitato medico generale britannico (General Medical Council), dopo un accurato studio, ha decretato come Wakefield presento' la sua ricerca in modo "irresponsabile e disonesto" ed ha "ignorato insensibilmente" la sofferenza dei bambini oggetto dello studio.

I risultati di due studi scientifici recentemente pubblicati su una delle riviste mediche piu' accreditate a livello mondiale, il British Medical Journal hanno decretato l'infondatezza di questa associazione e, tra l'altro, che i pazienti sono stati reclutati attraverso attivisti anti-vaccinali, e che lo studio e' stato commissionato e finanziato con un preciso scopo connotato da pregiudizi ideologici e interessi economici.

Il Board "raccomanda che chi e' chiamato a giudicare - Commissioni ex Legge 210/92 comprese - assuma il massimo rigore scientifico e soprattutto la sostenibilita' delle affermazioni, delle sentenze e dei giudizi basata su acquisizioni universalmente riconosciute.

Risulta anche anomalo il fatto che la citata sentenza possa ignorare le ragioni e le azioni della comunita' scientifica nazionale ed internazionale che, tra l'altro, ha il diritto-dovere di tutelare tutti gli operatori al solo fine di far esercitare la professione con le dovute garanzie medico-legali.

Purtroppo sentenze come quella appena emanata rischiano di avere il solo risultato di far perdere fiducia in uno strumento preventivo fondamentale per la salute dei bambini e di tutta la popolazione, con conseguente ri-emergenza di malattie gravi e talora anche mortali, come il morbillo, inducendo peraltro nei genitori di bambini affetti da una seria patologia come l'autismo la falsa convinzione di aver trovato la ragione di tante sofferenze patite".

Infine, "il Board auspica che il Ministero della Salute, quale parte resistente nella causa conclusasi con la contestata sentenza di primo grado, voglia proporre Appello presso la Corte di Bologna.

A tal proposito i componenti del Board si rendono disponibili a coadiuvare l'Avvocatura dello Stato fornendo pareri e letteratura scientifica che valga a ribadire la lex artis e segnatamente l'inidoneita' della specifica vaccinazione a configurare antecedente dotato di valore causale nel determinismo dell'autismo".

domenica 11 marzo 2012

Se anche un bambino viene considerato uno spreco – La storia di Cristian

9MAR
10 Votes

Come fanno ormai tutti quelli che non sanno dove sbattere la testa di fronte al silenzio delle istituzioni anche Mita, da giorni, vaga disperatamente per il web in cerca di qualcuno che la ascolti, che le spieghi perché al suo bambino, il piccolo Cristian Barbuscia di 10 anni -che soffre di Encefalopatia multicistica, per cause legate al parto e che gli ha provocato una tetraparesi spastica- hanno tolto tutto (ma proprio tutto). Già, perché non solo a Mita hanno ridotto il bonus sanitario da mille a 200 euro, non solo hanno privato il bambino del supporto di un’infermiera che lo assisteva due volte a settimana ma hanno tagliato anche le garze e le siringhe. Mita ha scritto a tutti: alla Regione Sicilia, alla provincia di Messina, ai giornali ma niente: silenzio assordante. Del resto, cosa dovrebbero dire: che nella cieca e furiosa determinazione di tagliare su welfare e sanità anche il misero supporto al suo bambino viene considerato alla stregua di uno “spreco”? Nessuna risposta a Mita nemmeno dalla trasmissione Mattino 5 cui si era rivolta sperando in un po’ di attenzione: “Il mio bambino non vede, non cammina, non parla, è epilettico e si nutre tramite sistema PEG: non so più cosa fare”. Ed è di fronte a quest’indifferenza che Mita ha deciso di rivolgere il suo appello disperato alle più sensibili orecchie del web: ha promosso una petizione on line, 1370 firme in due giorni, e ha aperto un evento su Facebook. Se servirà a qualcosa lo scopriremo. Intanto a Mita e al piccolo Cristian rivolgiamo i nostri più sinceri auguri.

MassimoMalerba

mercoledì 8 febbraio 2012



Questo bambino che vedete
nella foto e' mio fratello,
come potete vedere non e' un
bambino normale ha avuto dei
problemi dopo la nascita,
frequenta la prima media a
muravera (ca) sono incazzata
perche' x l' ennesima volta a
scuola si e verificato un
inconveniente : per colpa di
persone incompetenti,la prima volta mi e' stato portato
a casasenza che nessuno gli cambiasse il panno per cui
x 5 ore si e'fatto addosso, la seconda volta non c'e'
stato nessuno disponibile nella scuola x potergli dare
la merenda, mentre i suoi compagni facevano merenda
lui non ha potuto farla e ancheoggi e'successa la
stessa cosa.

Io mi chiedo ma e possibile che in tutta la scuola
nessuno abbia avuto un po di umanità nel vederlo li
aspettando che qualcuno gli desse da mangiare?
è proprio una vergogna..dove sono finiti i diritti
di questi bambini? nn è possibile che questi fatti
continuino ad accadere, per favore aiutatemi
condividendo questo link se la pensate come me...
grazie!! ..

commenti:
Enrica Shore Saviano:

la scuola spesso ha tanti di quei problemi
che quando deve accettare un ragazzino
disabile lo percepiusce come un ulteriore
problema,le insegnanti di sostegno non hanno
più orario completo ed il personale di
assistenziato materiiarele deve essere fornito
e pagato dai Comuni perennemente in bolletta,
a ciò si aggiunge che sia le insegnanti che
i collaboratori ,i bidelli di una volta,.
spesso si sentono incapaci,inadeguati o
semplicemente hanno paura di ottemperare ad
un compito che non è loro assegnato.per
denunce o altro,..cosi è sempre la famiglia
ed il ragazzino in primis a pagare..



.


Se il bambino vive nella critica,
impara a condannare.
Se vive nell'ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive nell'ironia,
impara la timidezza.
Se vive nella vergogna,
impara a sentirsi colpevole.
Se vive nella tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell' incoraggiamento,
impara la fiducia.


Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive nella disponibilità,
impara ad avere fede.
Se vive nell'approvazione,
impara ad accettarsi.
Se vive nell'accettazione e nell'amicizia
impara a trovare l'amore nel mondo.
(D. L. Nolte)

giovedì 26 gennaio 2012

IL GIORNO DELLA MEMORIA


. Questa bambina non si chiamava Anna Frank.
Non aveva scritto un diario.
Anche se l'avesse scritto nessuno l'avrebbe pubblicato.
Se qualcuno l'avesse pubblicato nessuno l'avrebbe letto perchè la propaganda non se ne sarebbe occupata.
E' morta in silenzio, con i suoi genitori durante l'operazione di sterminio dei palestinesi, chiamata dagli ebrei Piombo Fuso.
Nessuno ne parlerà mai, nessuno si preoccuperà mai di sapere il suo nome.




Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiava...no.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht




mercoledì 28 dicembre 2011


GRECIA ALLA FAME: BAMBINI DENUTRITI SVENGONO IN CLASSE
– 23 dicembre 2011
Posted in: MONDO, PRIMO PIANO, TITOLO PRINCIPALE
Una persona su quattro vive sotto la soglia di povertà


La Grecia è in piena recessione: povertà, lotta quotidiana per la sopravvivenza e disperazione. Secondo i dati della Confederazione nazionale del commercio ellenico le famiglie greche stanno vivendo una situazione che appena qualche mese fa sembrava impensabile: ben nove greci su dieci hanno abolito le spese per il vestiario e per le calzature, otto su dieci le spese per i divertimenti e addirittura un cittadino su quattro dichiara che gli non bastano i soldi per l’acquisto di generi di prima necessità. Soltanto un greco su quattro cerca di risparmiare per paura della situazione economica incerta. Mentre sempre un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, uno al limite della stessa soglia e due su quattro fanno ricorso ai loro risparmi per vivere. In ogni caso, secondo la Confederazione, ciò significa che sul mercato manca la liquidità che può condure alla sparizione della piccola e media imprenditoria.


Senza reddito e alla fame:
bimbi denutriti.

Più di 400 mila nuclei familiari,
secondo l’Istituto nazionale di
statistica Elstat, sono rimasti senza alcun reddito perché nessuno dei componenti lavora più, mentre oltre 60 mila famiglie hanno fatto ricorso al tribunale chiedendo la regolamentazione dei loro debiti perché sostengono di non essere più in grado di pagarli nemmeno a rate.


Il numero degli indigenti che usufruiscono delle mense comuni allestite dalla Chiesa ortodossa greca è aumentato ultimamente di 20 mila unità, come ha rivelato Maria Iliopoulou, direttrice del brefotrofio di Atene. Parlando con il sito online Newsit.gr, la donna ha affermato che nelle ultime settimane “sono stati registrati circa 200 casi di neonati denutriti perché i loro genitori non sono in grado di alimentarli come si deve”, mentre gli insegnanti delle scuole intorno all’istituto da lei diretto fanno la fila per prendere un piatto di cibo per i loro alunni che non hanno da mangiare.

Anche i maestri delle scuole elementari del Comune di Atene, sostiene Iliopoulou, ”ci chiedono i pasti per i loro scolari che non hanno da mangiare, mentre in molte scuole la situazione è ancor più drammatica poiché alcuni bambini sono svenuti in classe in quanto denutriti.

L’Associazione insegnanti di Scuole elementari di Atene, circa la situazione in cui versano molti alunni delle scuole della capitale a causa della difficile situazione economica dei genitori, ha denunciato il caso di un padre che si è tolto la vita in quanto non era più in grado di far crescere i suoi tre figli. Il ministero della Pubblica Istruzione, che in un primo momento aveva definito la denuncia come “propaganda”, si è visto costretto a riconoscere la gravità del problema.

E così ha deciso di distribuire agli alunni delle famiglie meno abbienti buoni pasto con cui al mattino possono acquistare la colazione dal refettorio delle scuole.

Persone che non hanno più una casa

Come hanno detto alcuni insegnanti al quotidiano To Vima, il problema di denutrizione esiste e viene individuato più facilmente nelle scuole a pieno tempo: “Molti ragazzi vengono in classe senza il pranzo e dicono di averlo dimenticato a casa perché si vergognano di dire la verità”.


E non mancano nemmeno i casi di pazienti che, dopo essere guariti, non vogliono lasciare l’ospedale visto che non hanno dove andare a dormire.

(23 Dicembre 2011)